Project Description

Storia di Pia

Marengo Napoleonica

Storia di Pia è liberamente tratto dalla novella “L’Imperatrice di Spinetta” di Paul Heyse.

Questo allestimento continua una ricerca iniziata nel ’92 sulle “storie” di personaggi femminili ambientate al tempo della battaglia di Marengo e dell’epopea napoleonica.

DI e CON

Ombretta Zaglio

MUSICHE di

Philip Glass, Tuxedomoon

REGIA di

Irina Favaro

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“…Nella pianura di Alessandria, a un’ora di cammino dal villaggio di Marengo, si trova un’altra borgata, detta Spinetta che lo splendore del paese vicino, famoso in tutto il mondo per via della battaglia napoleonica, ha completamente oscurata.
Sono così ben pochi quelli che sanno come questo paese di nessun conto abbia vissuto una sua grande giornata nella quale con pompa solenne, furono incoronati un imperatore e un’imperatrice e come poi, in maniera piuttosto singolare, abbia avuto termine quel potere sovrano. Nella sostanza, le cose devono essersi svolte così come vi verrà narrato….”

DURATA

50 minuti.

ADATTO a

per ragazzi dai 14 anni in su.

ESIGENZE
TECNICHE

Anche per spazi non teatrali, intimi e raccolti.

SPAZIO
SCENICO

Spazio scenico 4 X 4 mt., buio.

CARICO
ELETTRICO

Kw 6.

RECENSIONI

Lo spettacolo di Teatro del Rimbalzo “Bianca corre” dichiara dall’inizio che racconterà la storia originale dei Fratelli Grimm e non quella addolcita di Walt Disney. Ombretta Zaglio ( accompagnata dalla musica dal vivo di Luigina Ganau che avrebbe bisogno di maggiore visibilità), è unica interprete e ci introduce nel bosco insidioso della fiaba circolando muta tra il pubblico in platea, coperta da una mantella nera, con una maschera tanto bella quanto inquietante, distribuendo mele rosse dal suo cesto. La caratteristica di questa Biancaneve è prima di tutto cromatica: tutto è giocato sui tre colori base della storia: rosso (come il sangue), nero (come l’ebano), bianco (come la neve), costumi e oggetti sono di questi tre colori e creano una scena che ci fa concentrare sugli elementi simbolo: la mela, il pettine avvelenato, il nastro luccicante, ciò che sedurrà Biancaneve mettendo a rischio la sua vita. La versione Grimm permette di evidenziare la profondità dei concetti cardine: invidia, tradimento, sopravvalutazione della bellezza, abbandono. Il testo dello spettacolo propende per le spiegazioni psicanalitiche dei comportamenti di Biancaneve e della matrigna: l’una che non sa tenere chiusa la porta alle minacce a causa della noia e l’altra che che combatte senza scrupoli per mantenere il primato della bellezza, ciò che ha ottenuto con tanti sacrifici e che invece la protagonista ha in dono dalla natura. La bellezza è buona ma la bontà è noiosa? Il testo dello spettacolo guadagnerebbe in efficacia e in coerenza se ripulito da un paio di inserimenti, che appaiono posticci, di spiritosaggini un po’ facili stonate rispetto al resto. Il Teatro del Rimbalzo di Ombretta Zaglio ci offre uno spettacolo curato, pensato, raffinato, che merita senz’altro una menzione (anche se non ne ha ottenute in campo ufficiale) nel panorama teatrale visto a Torino.

Elena Scolari - rivista Eolo

L’alessandrino Teatro del Rimbalzo si è confrontato con i Fratelli Grimm per Bianca Corre recitata da Ombretta Zaglio, con la regia di Irina Favaro e la collaborazione di Adriana Zamboni; un lavoro che come è d’uso del Rimbalzo, ha uno sviluppo multimediale (di Andrea Romano), intrecciando elementi basilari, quali foglie, mele, scarpe, berretti, abiti, ad accorgimenti tecnici. La fiaba è poco edulcorata, è crudele ma toccante, Zaglio si moltiplica bene nella miriade di personaggi con l’aiuto di qualche maschera, qui si percepisce una cura certosina per i particolari ed una volontà di far girare una vecchia storia in versione arcaica.

Sistema Teatro Torino

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